martedì 31 gennaio 2017

Recensione "Le Ragazze" di Emma Cline



"Le Ragazze"
di Emma Cline

Editore: Einaudi
Prezzo: €18,00
Genere: fiction
Trama: Evie ha quattordici anni e un disperato bisogno che qualcuno al mondo si accorga di lei. Quando un giorno, al parco, vede un gruppo di ragazze farsi strada tra la gente come squali che tagliano l'acqua, non riesce a distogliere lo sguardo. È incantata dai vestiti alternativi, dalle mani coperte di anelli, dal senso di sicurezza e assoluta libertà che loro trasmettono. È l'inizio di un'ossessione. Evie, solitaria, insicura, sviluppa per loro una sorta di venerazione, in particolare per Suzanne, la più grande, e spasima per sentirsi accettata nel gruppo. Così. quando viene invitata nella comune hippy in cui le ragazze vivono tutte insieme con un carismatico guru, neanche lontanamente riesce a intuire quanto si stia avvicinando al cuore del male. Era l'estate del '69.


All'inizio, questo libro, sembra quasi un thriller. Ha tutte le premesse per esserlo poi, con lo scorrere della trama, i punti focali si spostano e si incentrano sui motivi psico-sociali che hanno spinto Evie tra le braccia di Suzanne. Non c'è amore in questo romanzo, solo sentimenti oscuri che ristagnano intorno al mondo di una ragazzina di quattordici anni, che di conseguenza cresce troppo in fretta. Al contempo, una traccia di mistero rimane fino alle ultime pagine dove tutto viene svelato.
Emma Cline tiene il lettore con il fiato sospeso fino alla fine, senza esclusione di risvolti inaspettati per i protagonisti.

La piccola Evie, nel maggio del '69, è assai ingenua; è facile manipolarla per ottenere quello che si vuole. Una ragazzina dallo sguardo curioso verso il mondo, con una nota di superficiale innocenza che però sotto nasconde una mente già ben consapevole di come ruota il destino. La sua vita è banale, ma l'equilibrio viene rotto da tre ragazze viste prima in un parco e poi a rovistare dentro un cassonetto. Tre ragazze di cui solo una Evie nota per davvero: Suzanne.
Dopo il loro primo incontro tutto il libro di incentra sul malsano rapporto di Evie con Suzanne, così impenetrabile e fredda da diventare un'ossessione. La loro amicizia nasconde forse dei sentimenti più profondi, un'intesa speciale che trascina Evie al ranch e in situazioni da cui vorrebbe scappare.

L'ho trovato un libro intenso, quasi da risultare pensate. Ti entra nella testa, la curiosità ti coinvolge così tanto che in alcuni punti è quasi impossibile riuscire a posare il libro. Evie non è una stupida, ingenua, ma non meno di una qualunque altra adolescente. Di Suzanne non si capisce mai cosa pensi in realtà, è cattiva, ma sembra anche celare una parte buona e protettiva. Russell è una persona grezza, proprio per questo la figura più affascinante del libro, che viene adorata e stimata da tutti, tanto che diventa il guru di una setta. Perché è di questo che si parla, di Evie, di Suzanne e della setta di Russell che diventa famosa per aver commesso un omicidio.

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